Steli di granoturco (Speciale 1° novembre)

1 Novembre 2024

Via Trento, campi di granoturco sono stati lasciati a maggese dopo la raccolta. Puoi ancora intravedere i filari, lascito degli steli tranciati.

A Ovest gli alberi precedono le colline all’orizzonte.

Nelle profondità di questi campi giacciono migliaia di morti del dopoguerra.

Seppelliti l’uno accanto e al di sotto dell’altro, così vicini eppure così isolati, negli ultimi ottant’anni hanno ammassato tutta la rabbia che la solitudine potesse donare, mentre l’odio che avevano seminato è maturato. Ed è pronto per essere colto.

Spero tu rimanga qui a vedere il tramonto su via Trento, ti assicuro valerne la pena. Non avresti comunque tempo per andare abbastanza lontano.

Hanno iniziato a scavare, la rabbia li ha resi implacabili.

Poco dopo il crepuscolo svariate zolle iniziano a collassare su tutto il podere e i primi maledetti escono dal terreno. Una volta in piedi, corrono più veloci della disperazione, in cerca di una insaziabile quanto ingiustificata vendetta.

Le gambe si fanno pesanti, ridotte a blocchi di calce dalla fatica. Ma loro non sanno cosa sia. Mentre stai a terra, non hai il tempo di capire quel che ti dicono gli occhi quando unghie affilate ti aprono il ventre; schizzi scarlatti ti lasciano intravedere le viscere mozzate.

Nel loro volto, nemmeno una sadica smorfia. Solamente rancore e uno sguardo d’un grigio vitreo.

Il fiato per urlare è ormai finito. Finalmente ti hanno abbandonato, alla ricerca di chiunque altro.

Non ti rimane che un ultimo, doloroso respiro mentre le nubi notturne capeggiano in cima alle colline e la luna, per quanto coperta, non finisce di brillare, in attesa dell’alba.

Colonna sonora
Crawling eye di Misfits

Condividi su
Scritto di marcc

Non ci sono commenti, commenta qui sotto

La tua email non verrà pubblicata. Tutti i campi sono obbligatori