Giugno

17 Luglio 2021

Giuigno è il mio mese preferito.

Si lascia alle spalle il tempo incerto della primavera, abbracciando le
prime calure senza che l’estate ancora ti tormenti.
Ed è una mattina di giugno che decido di partire, la meta non mi è ben
chiara, ma è proprio questo il bello della scoperta.

Ciò che più mi piace è fissare la zona della mappa più remota e distante,
là dove le strade sono esili e infrequenti; queste non sono più che una
mera formalità. Nessuno le attraversa, perché nulla è nelle vicinanze.

È così che sono giunto a San Martino delle Venezze.

Imboccata la strada più improbabile, la percorro guardando la distesa di
vuoto che procede fino all’orizzonte.
E proprio nel mezzo dell’indefinito, decido di fermarmi. Questo è il
punto della dipartita.
Comincio a camminare per una vecchia carreggiata, tornando poco a
poco a sentire me stesso nei campi che mi circondano, fino a raggiungere
la fine. Ma è solo un’illusione.

Mi siedo all’ombra di un albero dove quattro fossati si incrociano,
dividendo i rispettivi terreni.
La bellezza di giugno si fa presto vedere: campi di frumento ormai
maturo si alternano a colture di mais.

Sono arrivato qui sapendo di non trovare alcuna risposta, nonostante
la speranza di sbagliarmi; volevo solo trovare un po’ di pace, ma una
fiamma divampa nel mio cuore, e lo spirito vacilla; nemmeno distante da
tutto e da tutti riesco a trovare quella tranquillità che bramo, nel silenzio
del vento che fa vibrar le foglie; nonostante la pace di un cielo cristallino
su distese verdi e dorate, dentro di me c’è ancora una tempesta.

So che prima o poi dovrò andarmene, abbandonare queste terre per
rivederle un giorno lontano. E sono sicuro mi mancheranno più di casa.
Vorrei poter rimanere, ma che opportunità ci sono qui per me?
Cosa ha in serbo per me il mio futuro, altre strade sterrate che portano
all’incomprensione, sempre più distante dalla verità?

Continuo a fissare l’orizzonte in questo posto dimenticato, finché non
decido di avviarmi.

Ogni stagione ha il suo colore, ogni momento la sua musica; al termine
di giugno, un’altra afosa estate ci attende dal pantone giallo C.I.O.D.E.

Ispirato dai brani
Maurizio II, Ciode dei Confine

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Scritto di marcc

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